Diverse sono le tecniche che consentono di stimare le dimensioni di un magazzino: Ogni metodo parte da una proiezione del volume complessivo che si prevede verrà movimentato al suo interno in un determinato periodo di tempo, utilizzata per prevedere le scorte di ciclo e di sicurezza relative a ciascun prodotto che dovranno essere conservate nella struttura. Alcune tecniche considerano sia le scorte normali, sia quelle corrispondenti a eventuali picchi.
La mancata valutazione dei tassi di utilizzo può tradursi nella realizzazione di edifici eccessivamente ampi, anche se giova osservare che una delle principali lamentele dei responsabili di magazzini è proprio la sottovalutazione dei fabbisogni in termini di spazio: una buona norma indicativa consiste nel prevedere uno spazio aggiuntivo pari al 10% in modo da far fronte ad aumenti dei volumi, nuovi prodotti e nuove opportunità di business.
Una modalità per determinare il dimensionamento del magazzino è utilizzare il metodo montecarlo per simulare il livello di magazzino giornaliero. Se ad esempio consideriamo un magazzino gestito a scaffalature porta pallet per determinare il livello di magazzino giornaliero in numero di posti pallet occupati bisogna considerare il livello del magazzino del giorno precedente aggiungere il numero dei pallet in ingresso e sottrarre il numero di pallet in uscita. Per poter realizzare questa simulazione è necessario individuare la funzione di arrivo dei pallet e quella di uscita, per fare questo dobbiamo misurare il numero di pallet in ingresso ed uscita del nostro magazzino (se abbiamo un gestionale possiamo estrarre il numero dei pallet dai DDT ricevuti ed emessi), a questo punto possiamo utilizzare ad esempio il software R per individuare la funzione che più si adatta al tasso di ingresso ed uscita, oppure semplificando possiamo supporre che la variabile sia di tipo normale e calcolare la media e la deviazione standard (due funzioni messe a disposizione da qualsiasi foglio di calcolo). A questo punto possiamo provare a realizzare una tabella con il numero progressivo dei giorni lavorativi, il livello del magazzino del giorno precedente, il numero dei pallet in ingresso, il numero dei pallet in uscita e il livello del magazzino a fine giornata che verrà diviso per il numero totale di posti pallet disponibili ottenendo così il tasso di saturazione del magazzino. A questo punto possiamo confrontare diverse soluzioni di scaffalature in base al loro tasso di saturazione ed il loro costo.