Ci sono delle imprese che sono di carta, non nel senso che esistono solo sulla carta per una qualche operazione finanziaria poco pulita, ma che gestiscono le informazioni ed i processi al loro interno con la carta.
Potrebbe sembrare strano che nel 2015, quando anche gli oggetti ormai sono connessi alla grande rete, ci siano aziende che lavorano in questo modo, eppure ci sono e non sono solo piccole imprese ma che anche grandi che basano gran parte dei loro processi sulla carta (molte di queste sono di proprietà dello stato).
La carta si perde, la carta non si muove da sola, la carta rimane ferma per mesi sulle scrivanie, la carta crea delle discontinuità nella trasmissione delle informazioni, la carta costa, la carta aumenta la nostra impronta ecologica sul pianeta. Eppure esistono ancora imprese di carta che si ostinano a lavorare in questo modo, perché cosi hanno sempre fatto, perché dicono i sistemi digitali non sono affidabili o sono costosi.
Queste imprese sono destinate a non sopravvivere e l’attuale crisi ne sta spazzando via diverse, la favola del lupo e dei tre porcellini ci insegna che le case fatte di paglia o di legno fanno una brutta fine e la stessa cosa accade alle imprese di carta, per sopravvivere è necessario costruire una casa solida, un sistema informativo di tipo digitale in cui l’informazione circola velocemente e non rimane ferma su qualche scrivania, in attesa che qualcuno si ricordi di portare un pezzo di carta in un altro ufficio.
E la vostra è un’impresa di carta o digitale?