La prolungata crisi che stiamo vivendo ha cambiato le abitudini di consumo e d’acquisto degli Italiani: si compra meno, solo l’essenziale, spostandosi su format di vendita più conveniente (discount e specialisti drugstore) e comprando sempre più prodotti a marchio privato. In questa situazione il volantino non è percepito dai clienti/consumatori come strumento di aiuto alla spesa, ma ancora come strumento di spinta al consumo.
Il futuro vedrà certamente una sempre maggiore rilievo (e centralità) del volantino digitale– che dovrà però fornire contenuti arricchiti rispetto al cartaceo- visto che già oggi almeno il 50% dei consumatori consulta il volantino anche sui siti web o le app delle diverse insegne, è emerso come cruciale il tema della qualità della distribuzione.
Nulla e nessuno può ad oggi certificare l’avvenuta consegna del volantino nelle mani del nostro cliente (reale o potenziale che sia).
Anche per questi motivi la strada da seguire sarà quella di personalizzare le offerte, facendo convergere la sempre maggiore attenzione del cliente alla qualità dell’offerta (in termini di prodotto, prezzo e servizi proposti) e la disponibilità di nuove tecnologie- che saranno via via sempre più diffuse e utilizzate- con le strategie degli operatori della GDO.
La sfida sarà mettere al centro delle proprie strategie il cliente per costruire attorno alla sua domanda (di qualità, convenienza e servizi) una coerente offerta (non solo commerciale, ma anche esperienziale e valoriale).