La digitalizzazione delle operazioni è un processo che sta rivoluzionando il modo in cui le aziende gestiscono le proprie attività quotidiane. Grazie all’adozione di tecnologie avanzate, le aziende possono migliorare l’efficienza e la produttività, ridurre i costi e fornire un’esperienza migliore ai propri clienti.

Ma come si può verificare l’efficacia di queste tecnologie? Come si possono analizzare i dati per identificare punti di forza e di debolezza? La risposta è utilizzare power bi. Molti sono abituati ad utilizzare un tabellone dati in Excel e poi realizzare aggregazioni sui dati con le tabelle pivot. Vediamo perché è invece opportuno dividere i dati in più tabelle.

Uno schema a stella è un modello di dati costituito da più tabelle collegate tra loro tramite relazioni. Le tabelle sono classificate in tabelle Dimensioni, che contengono le entità di analisi, e tabelle dei Fatti, che contengono le metriche. Grazie alle relazioni tra Dimensioni e Fatti, è possibile calcolare le misure di interesse.

Ma perché utilizzare uno schema a stella invece di un semplice tabellone? Ecco alcuni motivi:

• Usabilità: in uno schema a stella, i campi sono divisi in tabelle ben definite che delimitano un’entità. Ciò significa che se vogliamo scrivere calcoli relativi ad una specifica entità, come ad esempio le vendite per prodotto o le vendite per città, possiamo far riferimento alle tabelle corrispondenti. Questo rende l’analisi dei dati molto più facile e intuitiva rispetto ad un enorme flat file contenente tutte le colonne.
• DAX più semplice: DAX è il linguaggio di Power BI per la creazione di metriche. Avendo a disposizione uno schema a stella, Power BI permette di sfruttare le relazioni tra tabelle e alcune funzioni predefinite che semplificano la scrittura di DAX.

Insomma, utilizzare uno schema a stella per analizzare i dati è uno strumento essenziale per le aziende che vogliono comprendere meglio le proprie operazioni e migliorare la propria efficienza. Provalo tu stesso e vedrai la differenza!