Gli interporti italiani come prospettiva di investimento: sul know how logistico e sullo sviluppo dell’intermodalità. Lo ha detto ieri Nicola Paradiso, marketing manager dell’interporto di Parma, al roadshow “Investment Day in Japan” di Tokyo, dove Cepim è stato chiamato a rappresentare la realtà interportuale italiana. L’intervento era inserito in uno dei due focus – su energie rinnovabili e logistica – in programma nella giornata conclusiva dell’evento.
«Gli interporti italiani – ha spiegato Paradiso – sono infrastrutture complesse che hanno registrato negli ultimi anni un notevole incremento, non soltanto fisico, con l’aumento degli spazi dedicati a magazzini e intermodalità, ma soprattutto di tipo economico, per la quantità di merce movimentata ed il fatturato, ed occupazionale». Sono stati 400 i partecipanti internazionali accreditati al workshop, organizzato da Invitalia e Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ nell’ambito del programma “Italia in Giappone 2009”. «Iniziative come questa – ha detto il presidente di Cepim Johann Marzani – sono un canale per consolidare nuove relazioni economiche e la promozione all’estero della cultura logistica interportuale italiana». Opportunità che vanno colte, ha aggiunto l’ad Luigi Capitani «e poi trasformare in termini concreti, sul campo».
Nuovo accordo per l’interporto Sud Europa
L’Interporto del Gruppo Barletta ha siglato un accordo di collaborazione con Movimoda, società specializzata nella logistica per le imprese della moda che andrà ad occupare