Nella gestione dell’algoritmo dell’MRP è possibile associare per ogni codice una tecnica di riordino ovvero una serie di regole che danno le indicazioni su come emettere gli ordini di acquisto, produzione e lavorazione. Ogni algoritmo può avere le proprie regole ma alcune potrebbero essere:
– Inclusione giacenza, per fare in modo che la pianificazione dei materiali tenga conto della giacenza presente a magazzino.
– Gestione scorta minima, per fare in modo che la pianificazione dei materiali consideri la scorta minima come un impegno da rispettare.
– Max giorni con disponibilità negativa, ovvero il numero massimo di giorni consecutivi in cui la disponibilità può essere negativa.
– Giorni raggruppamento fabbisogni il numero di giorni che identifica un periodo all’interno del quale tutti i fabbisogni vengono raggruppati ed elaborati come un unico fabbisogno che ha come data di
consegna la data del primo fabbisogno.
– Magazzino, magazzino su cui effettuare l’ordine d’acquisto.
L’impostazione delle regole per le tecniche di riordino va tenuta sotto controllo per valutare eventuali cambi di rotta. Un modo per controllare le regole impostate può essere quello di valutare la correlazione con alcuni parametri di gestione delle scorte come la giacenza media il livello di overstock, il livello di stock out o l’indice di rotazione. Una modalità più complessa consiste nel modificare secondo alcuni criteri le variabili delle regole ed avviare l’algoritmo MRP e valutare il livello di scorte.
Mrp nelle imprese di servizi
L’algoritmo MRP è solitamente utilizzato per la gestione delle scorte degli articoli a domanda dipendente nelle imprese di produzione, ma il concetto che è alla