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Share Economy

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“Un gratis seppellirà il capitalismo”. Potrà sembrarvi strano, ma questa non è la tesi di un hippie scampato a Woodstock, bensì di Jeremy Rifkin, economista di fama internazionale. Rifkin non è un idealista che parla di un mondo lontano, si riferisce a fenomeni di sharing economy, o economia della condivisione, una rivoluzione già in atto.

Il settore del non profit è cresciuto del 41% in dieci anni, più del doppio del Pil americano, ma la sharing economy va ben oltre. Grazie a lei oggi si può viaggiare, finanziare un progetto, fare impresa, studiare, persino mangiare a costo e impatto zero, oppure risparmiando. Gli esempi più noti sono Linux, Google, Wikipedia, Youtube, Skype, strumenti che ci permettono di utilizzare sistemi operativi, di ricercare informazioni e poter comunicare gratuitamente senza confini. C’è tuttavia chi è convinto che la sharing economy oltrepassi la condivisione virtuale e possa allargarsi a qualsiasi tipo di oggetto o competenza, dando vita ad una comunità globale di beni comuni.

In effetti, purché lo si voglia, si può sparire qualsiasi cosa e sono numerose le iniziative a muoversi in questa direzione e che vale la pena diffondere. Vanno dalla condivisone degli spazi abitativi inutilizzati, mettendo a disposizione un alloggio ai turisti con il Couchsurfing, alla condivisione dei propri veicoli grazie al Car sharing, che connette viaggiatori con le stesso itinerario, riducendo così traffico, consumi ed emissioni. Il Tir-Sharing permette invece di sfruttare il viaggio di rientro “a vuoto” degli autocarri per spedizioni o traslochi a basso costo. Sempre più popolare è anche il Crowdfunding, il quale, attraverso la condivisione su rete di un progetto, aiuta il suo finanziamento e la sua diffusione, promuovendone la realizzazione, mentre Crowd Companies, riunisce aziende che vogliono investire nella sharing economy realizzando così marchi e prodotti resilienti.

Condividere significa innanzitutto produrre meno sprechi, il che non solo è vantaggioso per il pianeta ma torna anche utile nell’economizzare quotidiano.

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