Questa tecnica di conteggio delle referenze prevede che durante il corso dell’anno vengano effettuati degli inventari parziali del magazzino in modo da avere una giacenza abbastanza aggiornata durante l’anno e di evitare di fermare per troppo tempo l’attività produttiva per l’inventario totale. Elemento cruciale di questa tecnica è la scelta dei codici da contare ed il periodo in cui contarli. La prima operazione da fare consiste nel classificare i codici in base ad uno o due paramentri ed associare ad ogni classe un programma di conteggio. Ad esempio se suddividiamo i codici attraverso l’analisi ABC della giacenza avremo 3 classi con i seguenti programmi di conteggio:
Classe | N conteggi | Codici da contare |
A Elevata giacenza | 4 | Tutti |
B Media giacenza | 3 | 1/3 ad ogni conteggio |
C Bassa giacenza | 2 | 1/2 ad ogni conteggio |
In totale si avranno 9 inventari durante il corso dell’anno che andranno scaglionati tenendo presente il carico di attività dell’azienda.
Una altra modalità per individuare i codici consiste nell’incrociare la giacenza con il numero di prelievi ottenendo una matrice a 9 celle dove in classe AA avremo i codici con evelevata giacenza ed elevati prelievi, mentre in classe CC i codici con bassa giacenza e basso numero di prelievi, tale classe può essere contata ogni due anni. Prima di avviare il programma di conteggio è necessario individuare tutti gli stati/ubicazioni in cui può trovarsi un codice in quanto l’attività produttiva non è ferma pertanto un codice potrebbe essere al collaudo, in produzione, in attesa di spedizione, in attesa di essere ubicato ed altre situazioni simili, nel caso il magazzino sia gestito con la radiofrequenza questo compito è notevolmente facilitato. Altre modalità sono: contare ogni settimana i codici che nel mese seguente non risultano impegnati, contare ogni settimana i codici che nel mese precedente hanno avuto il più alto indice di rotazione, oppure individaure i codici più critici e contare sempre quelli ogni mese. Altra operazione necessaria prima di procedere con l’inventario è prevedere, nel caso in cui il gestionale non lo preveda, un sistema di registrazione delle operazioni inventariali.
2 commenti su “Inventario a rotazione”
Buonasera, mi dareste per favore dei consigli su quante volte contare in un anno le 9 classi dell’ABC incrociata stock-venduto per i pdv di una rete retail. Io ho pensato la casistica Astock-Avenduto 2 volte al mese, le casistiche Bstock-Bvenduto e Cvenduto 1 volta ogni 2 mesi. Per le intermedie Astock-Bvenduto o Cvenduto, Bstock-Avenduto o Cvenduto, Cstock-Avenduto o Bvenduto?
Datemi per favore anche un consiglio su come passare l’informazione visto che i miei intorlocutori non masticano niente di questo discorso
Grazie per il supporto
Buongiorno per le classi intermedie una volta al mese può essere sufficiente. La frequenza d’inventario dipende anche dalla robustezza dei processi logistici, per questo sarebbe utile affiancare un audit logistico presso i punti vendita per verificare se e in che modo sono rispettate le procedure per la ricezione delle merci il loro stoccaggio e sistemazione nel punto vendita, la gestione dei resi e la gestione della vendita.