I codici slowmoving vengono calcolati allo stesso modo dei codici obsoleti ma vengono considerati con una data inferiore (dipende dal settore in cui opera l’azienda), ad esempio se abbiamo considerato obsoleti i codici che hanno ultimo movimento 3 anni fa, possiamo considerare slowmoving i codici che hanno avuto l’ultimo movimento 1 anno fa. Consideriamo invece codici in overstock quei codici che hanno una giacenza superiore all’impegno di tre mesi, da questa categoria vanno esclusi quei codici già rientrano nelle categoria obsoleti. I codici che non rientrano in nessuna delle categorie precedenti rientrano nella categoria dei codici con movimentazione normale, a questo punto possiamo passare ad una analisi più approfondita. Predisponiamo una tabella con le seguenti informazioni:
CODICE
CATEGORIA: Obsoleti, slowmoving, overstock, movimentazione normale
TIPOLOGIA: Finiti, semilavorati, materie prime
CLASSE MERCEOLOGICA
UNITA DI MISURA
MAGAZZINO
GIACENZA
COSTO
VALORE
FORNITORE: per le materie prime il fornitore preferenziale, per i semilavorati il terzista preferenziale
CLIENTE: per i prodotti finiti, il cliente principale, lo stesso nel caso ci siano materie prime o semilavorati che vengono venduti.
A questo punto è possibile fare una analisi multidimensionale dei dati cercando di individuare le relazioni intercorrenti tra le varie categorie di articoli.
La svalutazione del magazzino: aspetti fiscali e contabili
Se l’utilità originaria si riduce, il valore delle rimanenze di magazzino ha un valore attuale di mercato inferiore al costo storico. Ad esempio in casi