Nel 1977 i rappresentanti di industrie di beni di consumo e della distribuzione di 12 paesi europei (tra cui l’Italia) concordano un sistema comune di identificazione automatica dei prodotti attraverso codici a barre: viene chiamato sistema EAN (European Article Numbering), dal 2005 con l’aggiunta di numerose estensioni viene rinominato in sistema GS1.
Lo standard GS1 e l’implementazione dei codici a barre nella catena della Supply Chain o nella logistica in generale offre diversi vantaggi:
- permettendo una maggiore efficienza
- fornendo la possibilità di una integrazione standardizzata dei sistemi nello scambio di beni e prodotti fra aziende diverse (anche attraverso il sistema EDI e GDSN)
- permettendo la riduzione degli errori nella immissione dei dati nei sistemi informativi e logistici.
La codifica dei dati in codici a barre è un potente strumento all’interno processi aziendali e la sua implementazione sta diventando un argomento di grande interesse per i dipartimenti IT/IS che devono affrontare la sua integrazione nei sistemi informativi.
La funzione primaria di utilizzo dei codici a barre è il riconoscimento automatico dei materiali nell’area Commerciale e Supply Chain. Lo standard GS1 organizza i dati in campi contraddistinguibili da codici chiamati Application Identifier. Questi ultimi definiscono il dato e le sue caratteristiche ( lunghezza caratteri, propreità, ecc..) permettendo di concatenare tutte le informazioni in un’unico codice a barre (attraverso dei separatori ) e permettendo la lettura immediata tramite un lettore ottico di qualsiasi informazione riguardante l’unità logistica o commerciale.