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La pianificazione della capacità produttiva

Nella gestione di una supply chain riveste grande importanza la pianificazione della capacità produttiva con lo scopo di determinare il livello di capacità complessiva delle risorse  che meglio supporti la strategia complessiva dell’azienda. Per fare questo possiamo avvalerci un semplice modello su un foglio di calcolo per poter analizzare al livello macro l’impatto delle scelte in relazione alla capacità produttiva. In questo post vediamo quali possono essere i passi per la costruzione del modello.

Definizione della domanda: In questa parte del modello andiamo a definire la previsione di domanda per periodi temporali ( solitamente mensile) e per macro categorie di prodotti, ad esempio se la nostra azienda produce arredo per ufficio avremo come macro categorie scrivanie, sedie, librerie, cassettiere e così via. Per ogni macro categorie andremo ad indicare la quantità mensile prevista a livello macro (ovviamente l’impresa produrrà diverse tipologie di scrivania ma in questo caso interessa la somma totale).

Calcolo del fabbisogno: In questa parte del modello calcoliamo il fabbisogno in termini di materiali e di ore di lavorazione. Per questo utilizzeremo delle distinte base e dei cicli di lavorazione simili per ogni categoria di prodotto ( le distinte base ed i cicli di lavorazione saranno i criteri guida per raggruppare gli articoli in macro categorie di prodotto ad esempio le scrivanie anche se hanno differenti distinte base hanno una struttura simile che è diversa ad esempio da quella della libreria, allo stesso modo le fasi dei cicli di lavorazione saranno abbastanza simili pertanto utilizzeremo dei tempi e dei coefficienti d’impiego aggregati).

Impostazione di scenari differenti per la valutazione della capacità: A questo punto impostiamo diversi scenari relativi alla gestione delle scorte (ad esempio una politica può essere quella di avere a scorta un quinto della domanda del mese successivo, oppure una politica di zero scorte), relativi alla gestione delle ore lavorative ( ad esempio la gestione del numero di turni, il ricorso allo straordinario, l’assunzione di nuova manodopera, la subfornitura). Per ognuno di questi scenari calcoliamo l’impatto sui costi aziendali, la percentuale di capacità produttiva utilizzata.

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