Il mercato B2C dell’alimentare on line in Italia ha prodotto diversi modelli di business. I principali sono la vendita diretta da parte dei produttori, l’intermediazione a valore aggiunto di prodotti tipici e di qualità, ed il supermercato on line. A loro volta questi modelli si sono strutturati in sotto modelli che tra loro possono avere differenze sostanziali, in particolare nei processi di picking e di delivery. I risultati, pur incoraggianti per alcune realtà che si rivolgono al mercato estero o che distribuiscono direttamente prodotti di qualità, sono deludenti.
Un esempio per tutti: un punto vendita fattura spesso più di un supermercato on line. Le ragioni sono molteplici, ma la principale risiede nel considerare Internet solo come canale e non come nuovo modello di business. L’utilizzo di Internet come canale induce le aziende a focalizzarsi solo sulla sua valenza di “commodity”, ad esempio il risparmio di tempo,e non sull’innovazione di prodotto e sulla diminuzione di costi, (il prezzo del prodotto è di norma uguale on line e off line).
Sono numerose le aziende che hanno impiegato la Rete allo scopo di fidelizzare la propria clientela. I vantaggi sono già misurabili in due direzioni: la popolazione di clienti raggiungibile e il costo di gestione delle iniziative. Aziende produttrici hanno già raggiunto milioni di clienti partecipanti in tutta Europa con singole iniziative e risparmiato fino a cinque volte gli investimenti operati con iniziative simili off line.