Il carico d’incendio è la quantità di calore in grado di svilupparsi a seguito di un incendio. E’ espresso dalla quantità equivalente di legna (kg/m2) che si ottiene dividendo per 4.400 (potere calorifico del legno) il numero di calorie per unità di superficie orizzontale del locale o del piano considerato. In pratica, rappresenta il massimo calore che si può sviluppare per effetto della combustione di tutti i mate riali combustibili presenti.
Il carico d’incendio rappresenta quindi il potenziale termico della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio, ivi compresi i rivestimenti dei muri, delle pareti mobili, dei pavimenti e dei soffitti. Le strutture combustibili, se opportunamente protette, generalmente non vanno computate nel valore del carico d’incendio. Al fine della determinazione della classe di resistenza al fuoco delle strutture portanti del fabbricato o di un locale dello stesso, l’analisi del carico d’incendio deve essere condotta per “compartimenti”. Quando all’interno del compartimento la distribuzione architettonica prevede locali a diversa destinazione che costituiscono un diverso grado di rischio, devono essere considerati i singoli ambienti delimitati da pareti in muratura. In tema di classificazione di un fabbricato, l’analisi del carico d’incendio può essere limitata ai locali più significativi ed a quelli dove sono prevedibili i valori più elevati.