Nel gestire un magazzino automatico è necessario effettuare periodicamente dei controlli su i codici presenti nel magazzino per attuare eventuali azioni correttive valutando le seguenti situazioni:
- Livello di riempimento del magazzino
- Livello di frammentazione del magazzino
- Codici con ubicazioni al di fuori del magazzino automatico
Il livello di riempimento del magazzino è solitamente indicato dal software che gestisce il magazzino, altrimenti può essere calcolato come rapporto tra la superficie degli scomparti occupati e quelli totali. Nel caso il magazzino sia troppo pieno (Solitamente il costruttore indica una percentuale oltre la quale il magazzino inizia a rallentare le operazioni) è necessario individuare i codici poco movimentati e toglierli dal magazzino automatico per spostarli su un magazzino a scaffalatura. In questo caso andremo ad estrarre dal gestionale del magazzino tutti i codici non movimentati da una certa data e che hanno avuto poche movimentazioni e lanceremo al magazzino automatico una lista di prelievo per spostare i codici indicati.
Il livello di frammentazione del magazzino indica quanto i codici sono suddivisi su più scomparti. In questo caso analogamente a quanto visto per il magazzino a scaffalature andiamo a contare per ogni codice il numero di ubicazioni in cui é presente ed andiamo a calcolare l’indice di concentrazione che ci indica quanto il materiale sia frammentato. In questo caso l’azione correttiva consiste nello spostare in una o al massimo due ubicazioni i codici che sono ubicati in più di cinque scomparti del magazzino. Questa situazione si verifica in un magazzino gestito con ubicazioni dinamiche, soluzione più efficiente rispetto a quella con ubicazioni statiche ma che deve essere tenuta sotto controllo per evitare di distribuire il materiale su più scomparti rallentando quindi le operazioni di prelievo.
In fine l’ultima operazione da effettuare è quella di verificare se all’interno del magazzino automatico sono ubicati codici che hanno in anagrafica una ubicazione differente rispetto a quella del magazzino automatico, ad esempio può essere capitato che un codice prima ubicato sulla scaffalatura è stato poi spostato nel magazzino automatico, rimanendo però sull’anagrafica del gestionale la vecchia ubicazione. In questo caso bisogna verificare dove il codice effettivamente risulta essere stoccato e nel caso sia in più ubicazioni è necessario riunirle in una sola.