I GAS nascono, dalla ricerca di una alternativa al moderno circuito produttivo e commerciale. Cicli di produzione e consumo leggeri, fondati sulle risorse durevoli di un territorio, rafforzati dai legami sociali che creano e offrono un riparo dalle fluttuazioni del mercato mondiale potrebbero essere la base di un progetto di sviluppo economico-sociale più sostenibile. Il ciclo corto promosso dai GAS aiuta a riportare l’economia al livello delle relazioni, di rapporto diretto tra i produttori e i consumatori, in cui sia possibile stabilire alleanze che saldano legami sul territorio e attivano circuiti di fiducia. E questi circuiti possono dare rifugio a chi si trova espulso dalle regole della concorrenza.
Le diverse scelte di gestione logistica dipendono dal tipo di contesto in cui è calato il GAS. Le incombenze elementari che, comunque, ogni GAS si trova a dover gestire sono:
- definizione di un elenco di prodotti
- scelta dei fornitori che più rispondono ai criteri dei GAS
- contatto con i fornitori per definire prezzi e modalità di consegna
- informazione dei membri del GAS sui listini e sulle modalità d’ordine
- raccolta ordini e trasmissione ai produttori
- ritiro prodotti e stoccaggio
- distribuzione dei prodotti tra i partecipanti e raccolta pagamenti
- pagamento produttori.
Naturalmente tutto questo comporta tempo, fatica, l’assunzione di alcune responsabilità e anche qualche spesa. È evidente che l’efficienza del processo ordine/consegna/distribuzione dipenderà dalla capacità di dividere i compiti all’interno del gruppo nel modo più equilibrato possibile, senza che tutto ricada sulle spalle delle stesse persone. A meno che non si decida di delegare alcune fasi della logistica a una struttura esterna, ma ciò avviene molto di rado.