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Gestione pallet: da costo a risorsa

pallets

Il pallet ha un ruolo cruciale nella gestione operativa dei moderni sistemi distributivi, in particolar modo nel settore dei beni di largo consumo. E’ pertanto di fondamentale importanza comprendere la sua supply chain, considerando che esso è uno strumento multiuso e multiutente, e come tale necessita di un’attenta pianificazione della logistica di approvvigionamento e di ritorno.

La filiera

Nella “catena logistica del pallet” possono essere individuate varie figure con ruoli e funzioni diverse:

  1. produttori: aziende produttrici di pallet;
  2. grossisti/importatori: commercializzano i pallet nuovi e usati prodotti in Italia e all’estero;
  3. noleggiatori: gestiscono parchi di pallet secondo la logica “pay per use”;
  4. riparatori: si occupano del ricondizionamento dei pallet danneggiati.

Dal lato della “domanda di pallet”, vi sono invece le aziende manifatturiere, quelle commerciali, gli operatori logistici e i trasportatori. In Italia si stimano circa 300 aziende produttrici di pallet e imballaggi terziari, di cui circa 60 certificate per la produzione di pallet EUR-Epal e riunite nel Gruppo Produttori Pallet di Assoimballaggi/Federlegno.

L’indagine

Da sempre la gestione del pallet rappresenta una voce di costo per produttori, distributori e operatori logistici e un ambito chiave di interfaccia tra i diversi soggetti della filiera. Una recente ricerca della Liuc ha messo in evidenza la necessità di creare un decalogo riguardante le cause di scarto dei pallet EPAL, declinandole per tipologia (rotture di traverse o blocchetti, mancanza del marchio, qualità del legno, etc.).

Nella ricerca sono stati osservati un totale di oltre 140 scarichi di automezzi, pari complessivamente a circa 3.200 pallet EPAL scaricati e presi in carico dagli addetti delle diverse cooperative operanti nei centri distributivi. A seguito delle 144 rilevazioni, sono state elaborate le statistiche riguardanti le cause di scarto dei pallet EPAL: su un totale di 3.227 pallet EPAL dichiarati in bolla e scaricati (al netto dunque dei pallet CHEP e delle altre tipologie a perdere), i legni scartati sono stati pari a 223, ossia il 6,92%.

È stato riscontrato che, laddove il produttore investe in un parco pallet di elevata qualità, risulta minore la percentuale di scarto al momento del ricevimento merce. Un altro studio, realizzato da Conlegno nell’ambito della collaborazione con ECR Italia, che riguarda la qualità del parco pallet UIC circolante sul territorio nazionale, ha evidenziato il numero di pallet non conformi circolanti in Italia. Su un totale di 260 pallet campionati e controllati, i pallet risultati non conformi alla fiche Uic 435-2 sono 239, pari al 92% del campione. Sui 260 pallet controllati, sono stati riscontrati 682 difetti, pari a una media di 2,85 difetti per ogni pallet risultato non conforme.

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